L’orientamento dell’edificio è uno degli elementi più importanti da tenere in considerazione quando si parla di infissi e non solo.
Fondamentale per garantire la massima efficienza energetica e bilanciare in maniera efficace riscaldamento e ventilazione, il corretto orientamento di un edificio influenza notevolmente il posizionamento dei serramenti.
L’economia domestica può ricevere un enorme impatto da un orientamento ottimale, rispetto ad una configurazione non studiata a dovere.
A determinare in maniera maggiore il posizionamento ottimale è sicuramente la fascia climatica in cui si trova l’immobile.
In questo articolo di Coges Divisione Infissi approfondiremo l’argomento permettendoti di se la tua abitazione è orientata in maniera corretta.
Cos’è l’orientamento dell’edificio?
Si tratta essenzialmente dello studio della posizione di uno stabile a seconda dei 4 punti cardinali. Questa tecnica permette di gestire in maniera ottimale l’irraggiamento solare, ottenendo importanti benefici dal punto di vista energetico.
Quando si definisce una tipologia di orientamento, vengono prese in considerazione le pareti frontali e quelle posteriori dell’edificio, le varianti più diffuse sono 2:
- Nord-Sud: prevedendo un’esposizione maggiore ai raggi solari da parte delle pareti ad Est e Ovest;
- Est-Ovest: in questo caso saranno le zone a Nord e Sud ad essere interessate in maniera più intensiva dall’irraggiamento solare.
La scelta tra queste due configurazioni è dettata da fattori ambientali, oltre che esigenze termiche ed energetiche dell’abitazione stessa.
Ognuno dei 4 punti cardinali ha caratteristiche uniche e influenza in modo diverso l’efficienza energetica di un edificio.
Scopri di più a riguardo nel prossimo paragrafo.
Orientamento di un edificio ed infissi: quali scegliere?
Ogni esposizione ha i suoi pro e i suoi conto e, per gestirli in maniera ottimale, è necessario abbinare il giusto serramento.
Nello specifico:
- Nord: questa angolazione non riceve mai il sole direttamente, durante le mezze stagioni e in estate l’illuminazione è omogenea e mai eccessiva. In inverno, lo scarso irraggiamento si unisce alla presenza di venti freddi, questo rende necessario prevedere infissi a bassa dispersione termica come un kit vetrocamera e basso emissivo;
- Est: tanto sole la mattina e ombreggiamento nel pomeriggio. Il giusto bilanciamento di questa esposizione permette di prevedere numerose soluzioni d’infisso senza alcuna limitazione;
- Sud: qui l’esposizione risulta accentuata durante le stagioni calde. Si può ovviare scegliendo un sistema oscurante, come delle pratiche persiane in alluminio;
- Ovest: qui sarà il pomeriggio la fascia oraria più critica ma diventa importante preservare il calore accumulato puntando tutto su vetrocamere e un buon controtelaio a taglio termico.
Esistono anche orientamenti intermedi che combinano i benefici e i difetti dei punti cardinali, ad esempio, le esposizioni a Sud-Est e Sud-Ovest sono tra le più critiche.
In questi casi si riceve un forte irraggiamento praticamente tutta la giornata, una caratteristica che garantisce una forte illuminazione rendendo non sempre piacevole l’ambiente.
Dunque, risulta fondamentale studiare una soluzione che offra il giusto compromesso tra efficienza termica e oscuramento, come l’abbinamento tra dei frangisole e una parete coibentata a dovere.
Esiste un orientamento ottimale? Leggi il prossimo paragrafo per sapere come gestire la posizione dell’edificio.
Qual è il corretto orientamento di un edificio?
Non esiste una regola fissa o un orientamento perfetto. Il posizionamento degli edifici è soggetto principalmente al fattore ambientale.
A seconda della zona climatica di riferimento, saranno dettate diverse esigenze sulla base di temperatura media e ventilazione.
Generalmente, l’orientamento Est-Ovest viene scelto per la maggior parte delle strutture in quanto garantisce un buon riscaldamento in inverno, ma ogni zona climatica ha caratteristiche che portano a diverse soluzioni, nello specifico:
- Clima temperato: gran parte dell’Italia è interessata da un clima non eccessivamente freddo in inverno mentre in estate le temperature cominciano a salire. In questo caso conviene ridurre al minimo le superfici vetrate a Nord e bilanciare l’irraggiamento a Sud, Est e Ovest;
- Clima freddo: il Settentrione è interessato da temperature invernali più rigide, qui è necessario massimizzare il guadagno solare installando ampie finestre a Est e Ovest e potenziare l’isolamento a Nord e Sud;
- Clima caldo umido: qui è la ventilazione a giocare un ruolo predominante. È da preferire l’orientamento Est-Ovest per garantire un flusso d’aria costante sfruttando le correnti tra Nord e Sud per rinfrescare gli ambienti in estate;
- Clima caldo secco: bisogna impedire ai raggi solari di riflettersi sul pavimento innescando un notevole incremento delle temperature. Si può ovviare a ciò installando finestre alte orientate a Nord ed Est.
Un orientamento ottimale permette dunque di avere ambienti freschi in estate e caldi in inverno e, allo stesso tempo, garantisce grande comfort a tutti gli occupanti sfruttando al massimo la luce naturale anziché quella artificiale.
Stai ristrutturando casa ma non sai che infissi scegliere in base all’orientamento?
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