Aggiornamento importante sul Bonus Barriere Architettoniche 2024 :
per effetto del DECRETO-LEGGE 29 dicembre 2023, n. 212 (qui in Gazzetta Ufficiale), il Bonus al 75% NON consente più la sostituzione di infissi e serramenti (resta valido per i lavori avviati).
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Sembra una favola, ma è la realtà…
… sai che puoi tagliare del 75% il costo dei tuoi nuovi infissi e serramenti grazie al Bonus Barriere Architettoniche?
Ecco, ora lo sai.
Nonostante il Decreto Legge n. 11 del 16 febbraio 2023 abbia chiuso le porte allo sconto in fattura per i Bonus Edilizi, c’è ancora una strada d’oro aperta per sostituire i tuoi vecchi serramenti beneficiando di uno sconto del 75% direttamente in fattura e, ovviamente, della cessione del credito.
Quindi, mettiamo da parte il Superbonus e l’Ecobonus in versione “Eco” e “Ristrutturazioni”, e concentriamoci sul “Bonus del momento”. Tutti lo vogliono!
E se anche tu devi sostituire le tue vecchie finestre e le porte di casa, leggendo questo breve articolo scoprirai come beneficiare dell’agevolazione al 75% che sta facendo tanto parlare di sé, che prevede ancora la cessione del credito e lo sconto in fattura anche per infissi e serramenti, e anche se non c’è una persona anziana o un disabile in casa.
Ora, se già sai tutto su questo nuovo Bonus e sei solo alla ricerca di un Partner di fiducia per i tuoi infissi e serramenti puoi già contattare il nostro Ufficio Fiscale che si prenderà cura del tuo progetto e ti assisterà nell’elaborazione di tutte le pratiche, fino al risultato finale sempre garantito. Non dovrai preoccuparti di nulla, solo di goderti i tuoi serramenti nuovi:
In caso contrario, continua a leggere e scopri come ottenere i tuoi nuovi serramenti beneficiando del Bonus Barriere Architettoniche, senza commettere errori e senza stress.
Il Bonus barriere architettoniche al 75% è la tua chiave segreta per rinnovare i serramenti con lo sconto in fattura immediato
Ricordi cosa è successo il 17 febbraio 2023?
Sono cambiate le regole del gioco nell’edilizia agevolata.
Il Decreto Legge n.11 ha messo fine allo sconto in fattura per tutti i Bonus Edilizi! O meglio, quasi tutti.
E se sei qui a leggere, forse è perché rientri tra coloro che erano pronti a sostituire i vecchi serramenti beneficiando dello sconto in fattura o della cessione del credito, ma sono rimasti con un pugno di mosche in mano.
Purtroppo, lo STOP alle misure alternative alla detrazione diretta ha gettato nel caos tutto il settore dell’edilizia agevolata. Poi, la svolta…
La Legge 38/2023, di conversione del DL 11/2023, ha introdotto una novità interessante: la proroga dello sconto in fattura per il Bonus Barriere Architettoniche!
Solo per il Bonus Barriere Architettoniche!
Ma come si collega questo Bonus con la sostituzione di porte e finestre? E come sfruttarlo se non ci sono disabili in casa?
Ecco, è proprio di questo che vogliamo parlarti.
Non solo per disabili e anziani!
Il Bonus Barriere Architettoniche non riguarda solo l’installazione di ascensori o rampe, ma anche la ristrutturazione del bagno o la sostituzione di porte e finestre. In generale, riguarda tutti gli interventi di ristrutturazione utili per eliminare “ostacoli fisici”.
A proposito di “ostacoli fisici”, e per comprendere al meglio come funziona il Bonus Barriere Architettoniche con sconto in fattura anche per infissi e serramenti, dobbiamo chiamare in causa il Decreto del Ministero dei lavori pubblici n.236 del 14 giugno 1989. E sai perché?
Perché è questo il fulcro del Bonus del momento.
Infatti, il Decreto appena citato definisce le barriere architettoniche come “ostacoli fisici che sono fonte di disagio per la mobilità di chiunque” (non solo per anziani e disabili!) e anche in caso di mobilità ridotta temporanea.
Quindi, è un Bonus per tutti!
Possono beneficiarne “tutti”, sia i proprietari dell’immobile che i titolari di diritti reali o personali di godimento.
Però, è possibile usufruire dell’aliquota IVA del 4% in caso di presenza (certificata) di disabile nell’immobile oggetto dell’intervento. In caso contrario, si applica l’aliquota IVA ordinaria, o “mista” (10%/22%), sulla base del soggetto giuridico che effettua l’intervento e della categoria catastale dell’immobile oggetto dell’intervento (clicca qui se vuoi sapere come si calcola l’IVA sugli infissi)
Fatta questa fondamentale precisazione, concentriamoci su porte e finestre.
Come rinnovare i serramenti con sconto in fattura grazie al Bonus Barriere Architettoniche?
Il Decreto n.236 elenca tutti gli interventi che si possono fare per l’abbattimento delle barriere architettoniche e… “udite, udite, o seguaci dello sconto in fattura”, anche la sostituzione di porte e finestre rientra in questo elenco.
In altre parole, il Bonus consente di intervenire per correggere tutto ciò che nell’immobile non rispetta i “criteri di progettazione per l’accessibilità” ben definiti all’articolo 4 del Decreto Ministeriale 236 (come le specifiche dimensionali/funzionali).
Quindi, se le tue porte o le tue finestre non sono “a norma” del DM 236, puoi sostituirle risparmiando il 75% sulla spesa totale.
Ma per evitare problemi, c’è una cosa tanto importante da fare: la lettura combinata dell’articolo 4 con l’articolo 8 dello stesso Decreto.
Qui trovi il testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ma comunque ci teniamo a fare un esempio pratico per quanto riguarda la sostituzione degli infissi esterni:
Articolo 4.1.3. Infissi esterni.
Le porte, le finestre e le porte-finestre devono essere facilmente utilizzabili anche da persone con ridotte o impedite capacità motorie o sensoriali.
I meccanismi di apertura e chiusura devono essere facilmente manovrabili e percepibili e le parti mobili devono poter essere usate esercitando una lieve pressione.
Ove possibile si deve dare preferenza a finestre e parapetti che consentono la visuale anche alla persona seduta. Si devono comunque garantire i requisiti di sicurezza e protezione dalle cadute verso l’esterno.
Come detto, questo articolo deve essere letto insieme all’articolo 8:
Articolo 8.1.3. Infissi esterni.
L’altezza delle maniglie o dispositivo di comando deve essere compresa tra cm 100 e 130; consigliata 115 cm.
Per consentire alla persona seduta la visuale anche all’esterno, devono essere preferite soluzioni per le quali la parte opaca del parapetto, se presente, non superi i 60 cm di altezza dal calpestio, con l’avvertenza, però, per ragioni di sicurezza, che l’intero parapetto sia complessivamente alto almeno 100 cm e inattraversabile da una sfera di 10 cm di diametro.
Nelle finestre lo spigolo vivo della traversa inferiore dell’anta apribile deve essere opportunamente sagomato o protetto per non causare infortuni. Le ante mobili degli infissi esterni devono poter essere usate esercitando una pressione non superiore a kg 8.
E la stessa cosa vale per le porte interne, prendendo però in considerazione l’articolo 4.1.1. e l’articolo 8.1.1.
Ora, eliminando tecnicismi e burocratese, sai cosa significa tutto questo?
Ad esempio, se le tue finestre non sono all’altezza giusta o sono “troppo pesanti” da aprire e chiudere, oppure sono troppo strette, puoi sostituirle con il Bonus Barriere Architettoniche. L’importante è prendere come punto di riferimento il Decreto Ministeriale citato per avere un quadro dei criteri di progettazione per l’accessibilità.
Tutto qui.
Quali spese “extra” rientrano nel Bonus Barriere Architettoniche con sconto in fattura?
Ecco altri 2 “dettagli” tanto importanti:
- Il Bonus barriere architettoniche al 75% copre anche le spese professionali (esempio, progettazione e perizie), oltre che le normali spese di fornitura e posa in opera.
- Il Bonus barriere architettoniche vale per “tutti gli edifici esistenti”, cioè per gli edifici accatastati o con pratica di accatastamento in corso. E può essere sfruttato anche per appartamenti in condominio e non solo per le parti comuni.
Per quanto riguarda i limiti di spesa, l’Agenzia delle Entrate ha specificato che la detrazione deve essere calcolata su un importo complessivo non superiore a:
- 50.000 euro, per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno;
- 40.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari;
- 30.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari.
Ovviamente, serve la perizia tecnica di un tecnico abilitato per dimostrare le porte e le finestre della tua casa non sono a norma del DM 236.
Quindi, se vuoi beneficiare del Bonus Barriere Architettoniche al 75% per sostituire infissi e serramenti, con detrazione diretta o con sconto in fattura (ti ricordiamo ancora una volta che questo è l’unico Bonus che non è stato inserito nella “lista nera” dallo stop annunciato lo scorso 17 febbraio), hai bisogno dell’aiuto di tecnici e consulenti qualificati per trovare infissi “a misura delle tue esigenze” e per non commettere errori con le pratiche burocratiche e fiscali.
Un servizio su misura per te che vuoi sfruttare il Bonus Barriere Architettoniche per i tuoi infissi evitando che l’Agenzia delle Entrate bussi alla tua porta alla fine dei lavori
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- realizzeremo per te un Piano dei Lavori personalizzato, grazie alla fase preliminare della consulenza;
- ci occuperemo autonomamente di tutto l’iter burocratico per le pratiche fiscali, per annullare qualsiasi margine di errore (il nostro Ufficio Fiscale ti assiste nell’elaborazione di tutte le pratiche, fino al risultato finale sempre garantito);
- resteremo sempre al tuo fianco per ascoltare le tue richieste e aggiornarti. In più, dopo l’installazione ti garantiamo un preciso servizio di assistenza.
Se il Bonus barriere architettoniche è una chance che non vuoi perdere (valido fino al 31 dicembre 2025 con la formula detrazione in 5 anni, ma solo fino al 31 dicembre 2024 con la formula “sconto in fattura o cessione del credito”), devi assolutamente rivolgerti a chi può garantirti il risultato dal punto di vista tecnico e fiscale.
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