Tra i numerosi incentivi disponibili, le detrazioni per la porta blindata offrono importanti vantaggi a chi decide di sostituire questa tipologia di serramento.
Muoversi tra i diversi tipi di bonus presenti può essere molto difficile ma, una volta individuato l’incentivo fiscale adatto, il risparmio è assicurato.
In questo articolo di Coges Infissi scoprirai quali bonus puoi ottenere per la sostituzione della porta blindata e quanto potrai risparmiare sull’investimento.
Quali sono le detrazioni per la porta blindata?
L’edilizia italiana e numerosi altri settori stanno sfruttando al massimo gli incentivi offerti dai bonus varati dal Governo.
Se hai intenzione di sostituire la tua vecchia porta blindata con un modello più performante, potrai accedere a:
- Superbonus 110%: si tratta dell’incentivo più ghiotto e ambito. Prevede un rientro del 110% dell’investimento in 5 rate annuali di pari importo. In alternativa, si può scegliere tra la cessione del credito e lo sconto in fattura, azzerando di fatto le spese;
- Ecobonus 50%: qui l’incentivo offerto è pari al 50% dell’investimento tra acquisto e posa in opera. Viene erogato in 10 rate annuali o in un’unica soluzione con lo sconto in fattura.
Queste due detrazioni sono soggette a numerose restrizioni, in maniera particolare il Superbonus 110%, ed entrambe sono mirate ad interventi di efficientamento energetico. La porta blindata può rispettare i requisiti solo se offre un reale vantaggio in termini di prestazioni isolanti.
Se temi che il tuo progetto non soddisfi i requisiti in termini di riqualificazione energetica, esiste un’ulteriore detrazione legata esclusivamente alla protezione del tuo appartamento:
- Il bonus sicurezza: si tratta di un incentivo fiscale che garantisce il 50% dell’importo speso sotto forma di detrazioni fiscali erogate in 10 rate annue.
Vuoi sapere quali sono i requisiti necessari all’ottenimento delle detrazioni per la sostituzione della porta blindata? Partiamo dal Superbonus.
Quali sono i requisiti per il Superbonus 110% per la porta blindata?
Tra i più ricercati e allo stesso tempo più difficili da ottenere, i vantaggi offerti dal Superbonus 110% fanno gola a privati ed aziende.
Parte integrante di un programma nazionale mirato alla riqualificazione degli edifici già presenti in chiave green, il Superbonus pone un grande veto a tutti coloro che lo richiedono.
Il requisito fondamentale per ottenere la detrazione del 110% è far salire di 2 posizioni la classe energetica dell’edificio. Un traguardo ottenibile effettuando uno o più dei cosiddetti interventi “trainanti” obbligatori:
- Isolamento termico delle superfici verticali e orizzontali dell’immobile. Ad esempio un cappotto termico, l’adozione di pannelli coibentanti o serramenti ad alta efficienza termica;
- Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con modelli di ultima generazione in edifici comuni, unifamiliari, plurifamiliari con funzionalità indipendenti;
- Interventi antisismici che permettono di accedere al Sisma Bonus, il quale prevede lo stesso trattamento fiscale del Superbonus 110%.
A questi, possono essere abbinati gli interventi trainati che riceveranno anch’essi la detrazione del 110%. La porta blindata può essere classificata come “ulteriore intervento di efficientamento energetico” se fornisce un elevato grado di isolamento termico.
Ciò viene certificato da diversi fattori, tra cui la trasmittanza termica che deve rispettare determinati valori in base alla fascia climatica di riferimento.
Condizioni simili, ma meno stringenti, sono invece previste per l’ecobonus. Continua a leggere per saperne di più.
Sostituzione della porta blindata con l’ecobonus 50%
Se non prevedi grossi interventi di ristrutturazione e non hai modo di dimostrare la presenza di un intervento trainante per il Superbonus 110%, puoi puntare tutto sull’Ecobonus.
In questo caso la detrazione fiscale sarà pari al 50% dell’importo speso, ma le limitazioni saranno notevolmente inferiori.
Ottenibile semplicemente sostituendo la tua porta blindata, l’intervento dovrà rispettare i seguenti requisiti:
- Non deve essere una nuova installazione ma deve configurarsi come la sostituzione di una porta blindata già esistente;
- La porta deve delimitare un volume riscaldato (l’ingresso) dall’esterno o comunque ambienti non riscaldati, come l’androne di un palazzo o un cortile;
- Vanno rispettati i valori di trasmittanza termica in base alla zona climatica secondo la tabella nazionale;
- Bisogna rientrare nei limiti massimali di spesa al mq imposti come riportato sulla Gazzetta Ufficiale.
Anche in questo caso, la porta blindata dovrà contribuire all’efficientamento energetico dell’appartamento.
Se la tua unica priorità è la sicurezza, continua a leggere per saperne di più sulle detrazioni per la porta blindata previste per il 2021 col Bonus Sicurezza.
Risparmiare sulle porte blindate con le detrazioni del Bonus Sicurezza
Tra le misure varate dal governo, troviamo anche un incentivo mirato esclusivamente all’adozione di sistemi di protezione per gli edifici residenziali.
Il Bonus Sicurezza 2021 è un incentivo fiscale pari al 50% dell’importo speso per una lunga serie di interventi di messa in sicurezza delle abitazioni, tra cui:
- Porte blindate;
- Grate e inferriate su finestre;
- Vetri antisfondamento;
- Serrature;
- Automatizzazioni per cancelli e saracinesche;
- Impianti di videosorveglianza;
- Rilevatori di apertura per porte e finestre;
- Tapparelle motorizzate blindate.
Questa tipologia di bonus viene erogata esclusivamente come detrazione fiscale dilazionata in 10 anni, ma il calcolo dell’incentivo comprende anche tutte le spese professionali quali progettazione e posa in opera.
Il grande vantaggio del Bonus Sicurezza sta nella sua indipendenza dagli interventi di ristrutturazione permettendoti di ottenere il 50% sostituendo esclusivamente la tua porta blindata.
Stai progettando una porta blindata sicura e all’avanguardia? Rivolgiti a Coges Infissi! Il nostro team ti aiuterà a scegliere il serramento più adatto alla tua abitazione beneficiando degli incentivi statali. Contattaci per una consulenza gratuita.